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Alessandro, un sognatore rispettoso, vuole parlarci



In questi tempi, in cui continuamente si apprendono notizie sempre più inquietanti per quanto riguarda il razzismo e la difficile integrazione dei migranti in Italia, sarebbe bene fermarsi per un momento di riflessione e rivalutare una figura di ineguagliabile rilievo nella storia non solo greca, ma del mondo intero. Mi riferisco ad un imperatore famosissimo, considerato per le sue capacità figlio di Zeus dall’oracolo di Siwa, che pur essendo salito al trono alla giovane età di vent’anni riuscì in un lasso di tempo brevissimo a conquistare e arrivare fino ai confini del mondo allora conosciuto riuscendo ad ottenere una fusione tra tutte le culture. Sto parlando di Alessandro III di Macedonia, noto anche come Alessandro Magno. Figlio di Filippo II di Macedonia, guidato dalla figura emblematica della madre Olimpiade e del suo maestro Aristotele, crebbe con l’obiettivo di liberare le città greche in Asia, che, conquistate e sottomesse dall’Impero Persiano, avevano una formale autonomia amministrativa ma erano soggette al pagamento di un tributo e dovevano subire un regime imposto dall’autorità del satrapo o capo persiano. Egli dal 335 a.C. al 324 a.C. circa, si spinse oltre alla liberazione delle città greche soggiogate dall’Impero Persiano di Dario III, ma conquistò un territorio che comprendeva la Grecia, l’Asia Minore, parte dell’Egitto (con la famosa Alessandria fondata da lui stesso), diverse città fenicie, la Frigia, le città di Susa, Persepoli, Babilonia, Ecbatana, arrivando fino alle regioni più remote dell’Impero Persiano come la Bactriana e la Sogdiana, fino ad arrivare al bacino del fiume Indo. Tutto questo in soli 10 anni circa. Territori conquistati da Alessandro Magno Ma non solo: la cosa più interessante è che egli stabilì una politica che fece in modo di fondere la propria cultura greca con quella dei popoli asiatici. Per iniziare consentì agli uomini del suo esercito di sposarsi a Susa con le nobili donne dell’aristocrazia iranica. Questo fu il coronamento di una serie di misure che Alessandro prese per cementare l’unione tra la componente macedone e quella iranica. Egli stesso non si sposò mai con una donna macedone, ma ebbe tre mogli tutte provenienti dagli Stati da lui conquistati: la prima Rossane, principessa della Bactriana, e le altre due donne, tra cui Statira, figlie dei suoi più grandi nemici, ovvero di Dario III e di Artaserse III, precedenti imperatori dell’Impero Persiano. Successivamente egli volle reclutare circa 30000 soldati persiani affinché entrassero nel suo esercito (e quindi anche nella falange macedone), e bisogna ricordare che nelle città da lui conquistate vennero ristabilite le amministrazioni locali su tipo macedone ma garantendo una significativa autonomia per le tradizioni locali; in alcune città vennero anche mantenute le satrapie dell’ormai defunto Impero Persiano. In questo modo Alessandro venne sempre accolto come un liberatore e mai come un tiranno. L’imperatore fece anche in modo di far affluire coloni greci nelle nuove città, affinché importassero le tradizioni della madrepatria. Egli già da allora aveva stabilito un regime di uguaglianza e il suo obbiettivo forse sarebbe stato anche quello di riuscire a unire tutto il mondo in un unico paese con diverse culture, ma senza più guerre. Purtroppo però morì troppo presto a Babilonia a quasi 33 anni nel 323 a.C., e la sua ideologia universalistica non venne presa in considerazione dai suoi successori. Come tutti i grandi condottieri e i più grandi imperatori di sicuro anch’egli commise qualche errore, ma è bello ricordare che già in quegli anni esistesse un uomo di spicco che era andato oltre i pregiudizi sulle culture differenti dalla propria, e che in più aveva cercato di integrare e fondere il tutto in un’unica cultura. Speriamo che una personalità così rimanga sempre fonte di ispirazione per le generazioni a venire poiché ancora oggi a 2500 anni di distanza dal grande Impero di Alessandro, l’uomo non ha ancora capito che una convivenza pacifica tra culture diverse è un arricchimento e un valore per tutti.

Anna Murgia
ultimo aggiornamento ore 13:19 del 12/09/18

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