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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Diario di un musicista. "Libera" (Farru) al De Castro: «La mafia? Globalizzata. E l'antimafia?»

Stamattina si è tenuta nel nostro Istituto la conferenza del professor Gianpiero Farru, referente regionale di "Libera" e occupato anche nell'ambito del volontariato. Scopo dell'incontro era quello di preparare gli studenti alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzato da Libera, che si terrà il 21 marzo su tutto il territorio nazionale, compreso in Sardegna, ad Alghero. È stato un incontro molto interessante: alle risposte esaustive date da Farru a due ragazzi, Lorenzo e Chiara, che l'hanno intervistato, si sono alternati altri studenti che, accompagnati dal pianoforte, hanno recitato delle letture tratte da scritti, per citarne qualcuno, di Giovanni Falcone e Roberto Saviano. Si è parlato degli obiettivi di Libera, che, secondo Farru, " prova a riaccendere le coscienze dei cittadini sul fenomeno mafioso"; molto interessante è stata l'analisi del professore sul fenomeno della globalizza

L'opinione. Il vetusto? Rende leader: «Dimostrate il vostro valore»

Gli studi umanistici ci pongono nella condizione privilegiata di entrare a contatto, fin dal ginnasio, con i grandi eroi della mitologia greca: Eracle, Teseo, Perseo, Ulisse, Prometeo e tanti altri. Le loro vicende provengono da un mondo lontanissimo, ma il tempo non le rende distanti da noi. Proprio attraverso esse, scopriamo quanto l’animo antico fosse simile al nostro di fronte alla paura, alla sofferenza, alla gioia, all’amore. Tutti i grandi protagonisti del mito rimandano a un unico grande archetipo: l’archetipo dell’eroe. In psicologia, gli archetipi sono forme simboliche universali facenti parte dell’inconscio collettivo e comuni a tutte le culture. In particolare, l’archetipo dell’eroe ricorre non solo nei miti, ma nelle fiabe, nelle opere letterarie, nei film, nelle vite dei santi e perfino nella storia (Cesare, Carlo Magno, Ghandi, Nelson Mandela ecc.). Da Teseo ad Artù, da Superman a Harry Potter, l’archetipo dell’eroe ha attraversato i secoli e, ancora oggi, è in grado di

L'intervista esclusiva. Fabio Stassi: «Vorrei imparare a essere uno scrittore»

C’è chi è geniale, ma non sa di esserlo. E c’è chi, pur essendo di capacità narrative superiori alla media, riesce a conservare l’umiltà. È forse il caso di Fabio Stassi, noto scrittore romano e dipendente de «La Sapienza» di Roma (Biblioteca di Studi Orientali, ndr), che ha deciso di concedere ai lettori di Eulogos un'intervista esclusiva.  Come e quando si è reso conto di essere uno scrittore? Non ci si rende mai conto di essere uno scrittore. È ancora quello che vorrei imparare a essere. Ma posso dire che già da bambino sapevo che questa era la mia più grande aspirazione. Una sera, ero piccolo, nevicò a Roma, fu un fenomeno insolito e straordinario, che mi incollò alla finestra della cucina. Il giorno dopo provai a raccontarlo, con le parole, e mi resi conto di quanto era difficile, ma anche di quanto quella difficoltà mi affascinava. Credo sia legato al linguaggio. Scrivere è sempre stato per me il modo in cui ho cercato di esprimermi, per me il più congeniale.

Diario di un musicista. Insieme si vince, se insieme si lotta. E il male, la mafia, «avrà fine»

Prima dicevano che non esisteva. Ora, qualcuno si illude che sia stata sconfitta. Stiamo parlando delle mafie, organizzazioni criminali che, radicandosi capillarmente nel tessuto sociale, politico, economico e culturale (non solo del Sud), ma anche di tutta Italia, hanno formato uno "stato" a sé stante. Uno "stato" il cui potere è dato dalla corruzione, dalla violenza e dall'oppressione delle persone oneste. Questa situazione era la normalità per gli uomini e le donne che vivevano nei territori governati dalla mafia. Nessuno scandalo, nessuna indignazione, nessuna opposizione. Non c'era differenza fra legalità e illegalità. Poi, sono arrivate delle persone, che hanno combattuto la mafia e cercato di aprire gli occhi alle persone vessate da quel sistema criminale. E come lo hanno fatto? Unendo la gente corretta, onesta, animata da un unico valore: quello della giustizia.  Il che, se ci pensiamo bene, è la stessa cosa: la Bastiglia è stata presa dal popol

La notizia. L'antimafia nelle scuole, dal liceo di Oristano il riscatto delle periferie (da "il Fatto Quotidiano")

Oggi, nel "Fatto Quotidiano" cartaceo, Nando dalla Chiesa parla del De Castro. E si complimenta giustamente con il preside Pino Tilocca, per il grande lavoro svolto in tema di sensibilizzazione degli studenti circa argomenti di valore sociale, con la professoressa Sabrina Sanna, nonché con un altro gruppo di "gentili docenti". Dalla Chiesa ha speso belle parole anche per Alessio Cozzolino, Eleonora Frongia e Riccardo Rosas, redattori del giornalino d'Istituto "Eulogos". La redazione di Eulogos esprime, con questa breve nota,  tutta la sua soddisfazione, unita a un pizzico di orgoglio, per il pezzo del prof. Dalla Chiesa. Intanto, vi suggeriamo caldamente di leggere il pezzo di Alessio Cozzolino per Linkoristano.it riguardante la giornata del 27 febbraio 2018, di cui si parla nell'articolo de "il Fatto".  Lo trovate qui. La redazione (ultimo aggiornamento 12/03/2018 alle ore 19:47)

#talentidecastro La poetessa Janette: «Non avere paura di un cuore spezzato»

Teseo si comportò così con Arianna. Agamennone con Clitennestra (ma non la fece franca). Quasi tutti gli eroi della Grecia Antica hanno peccato di infedeltà verso le loro congiunte. Si potrebbe enunciare, in ultima sede, il teorema: se un greco antico è stato eroe, allora ha spezzato il cuore alla sua donna. Poche eccezioni hanno smentito questa verità assoluta. Janette Dessì Rodríguez, una simpatica ragazza del quarta ginnasio, che si diletta nello scrivere poesie e componimenti di varia natura e  che li pubblica nel suo profilo Instagram, ha ben presto inquadrato - coadiuvata dagli studi classici - le menti misogine degli Antichi. E ha trovato un monito da suggerire a chi si cruccia sul problema del "cuore spezzato", che accompagna gli uomini dalla notte dei tempi. Il verso della Rodríguez che vi proponiamo qui sotto è lenitivo. Non aver paura di un cuore spezzato, piuttosto abbine di chi ha permesso che si spezzasse.  Le opere della Dessì Rodríguez, in gene

La notizia. A lezione di «umanità». Il De Castro ci crede

Il volontariato: cosa è? Chi interessa? Il volontariato è un'opera di bene, è ciò che, nel silenzio e con umiltà, aiuta i più deboli in maniera completamente disinteressata. Ci riguarda tutti quanti, perché ognuno di noi potrebbe essere un volontario o, al contrario, necessitare del volontariato.  Non bisogna pensare al volontariato solo come un aiuto economico o sanitario; a volte una parola di conforto può valere più di qualsiasi somma di denaro. Spesso pensiamo sia un impegno troppo importante, a cui la maggior parte di noi non può sottostare. Il volontariato è sì, certo, un onere importante e che quindi va affrontato con consapevolezza, ma non deve essere considerato un peso, anzi va stimato quale  continua opportunità di crescita per noi stessi e per gli altri. Probabilmente, una società  concentrata ancor di più sul volontariato renderebbe il mondo un posto migliore. Il confronto con gli altri, che è sempre qualcosa di positivo, ci fa crescere e ci rende Persone.